Storia della Apple

1247893106.jpgMi pare che uno dei post più apprezzati sia stato quello sulla storia della Nokia. Oggi vi propongo una storia ancora più appassionante: quella della Apple e del suo fondatore Steve Jobs. Ho sintetizzato molto ma è ancora un po’ lunga, ma d’estate c’è tempo per leggere.

Apple Computer è stata creata il 1° aprile 1970.  I soci fondatori, Stephen Wozniak e Steve Jobs, erano stati compagni di liceo agli inizi degli anni ’70 ed avevano continuato a sentirsi anche dopo la scuola. Entrambi furono assunti da Società della Silicon Vally che operavano nel settore informatico. Wozniak era impiegato presso HP mentre Jobs lavorava per la Atari.

Fin dall’inizio, Wozniak aveva rivelato una spiccata propensione per i computer e per hobby iniziò un progetto destinato a diventare il primo prodotto di Apple battezzato, con molta poco originalità, Apple I. Ma il grande merito di trasformare un hobby in un affare fu di Steve Jobs.  Apple I in realtà era solo una scheda elettronica: gli acquirenti per ottenere il computer funzionante dovevano aggiungervi un alimentatore, la tastiera, il display e un case (si legge cheis ed è il contenitore). La Bit Shop, la prima catena americana di informatica, ordinò 50 Apple I al prezzo di $500, ma i computer dovevano essere completi di tutto. Questa richiesta stravolse le idee iniziali dei fondatori di Apple che avevano infatti pensato di produrre esclusivamente le schede logiche, lasciando agli acquirenti il compito di assemblare il tutto. Nel garage dei genitori di Jobs preve il via questa avventura.

Jobs galvanizzato da questo primo ordine consistente chiese aiuto al suo capo in HP che gli fece conoscere le persone giuste per avere accesso ai capitali necessari all’espansione dell’impresa. Nel 1977 fu presentato l’Apple II, un’evoluzione del precedente progetto: il computer era in grado di gestire grafica a colori, una vera e propria rivoluzione per quel periodo. Anche la RAM era cresciuta, “ben” 12Kb (oggi la RAM è di 3Gb, 250.000 volte superiore). L’Apple II vendette oltre un milione di unità. Fu molto apprezzato perché era il primo computer a gestire un foglio di calcolo (l’antenato di excel).

L’Apple III non ebbe lo stesso successo non era stato progettato bene. Nonostante la RAM fosse stata aumentata fino a 128 Kb, non era stata prevista la ventola di raffreddamento e il case era troppo piccolo: il computer si scaldava e si guasta velocemente. Il danno di immagine per l’azienda fu consistente. Toccava al successore, il mitico Macintosh, far dimenticarel’insuccesso di Apple III.

La Xerox aveva in quegli anni inventato una macchina con una grafica per noi comune ma a quel tempo rivoluzionaria: aveva introdotto le icone, la barra dei menù, e un aggeggio con tre tasti chiamato mouse. Le azioni Apple andavano bene e Jobs e compagni permisero alla Xerox l’acquisto di 1 milione di $ in azioni: in cambio la Xerox aprì i propri laboratori agli ingegneri Apple che si impossessarono immediatamente delle novità.

Il rivoluzionario Macintosh, forma compatta, piccolo monitor integrato, in realtà non nasce da un’idea di Jobs ma da un collaboratore. Solo in seguito Jobs entrò nel progetto e per far valere le proprie capacità se ne impossessò: assunse decine di nuove persone pronte a dedicarsi anima e corpo al nuovo progetto. Ben presto l’intero team si rese conto che la IBM con il suo nuovo PC stava erodendo sempre più la supremazia di Apple. I membri del team lavoravano a ritmo continuo senza concedersi una minima pausa, e questo solo per riuscire a realizzare quello che per tutti loro era un vero e proprio sogno. Il Macintosh venne presentato il 24 gennaio 1984 alla riunione annuale dei soci Apple e venne accolto con grande entusiasmo. ll piccolo Mac era equipaggiato con un processore Motorola 68000 a 7,83MHz, aveva 128KB di RAM, un monitor monocromatico da 9 pollici (piccolo) e un design davvero accattivante.

Gli anni che seguirono il lancio del Macintosh furono animati e pieni di eventi che segnarono indelebilmente la storia di Apple; Jobs era consapevole che il Macintosh avrebbe avuto un futuro roseo solo se avesse garantito agli utenti un adeguato apporto di nuovi software. Già a quel tempo un tale Bill Gates era a capo di Microsoft, una delle realtà informatiche più stabili e affermate dell’epoca, nonché uno dei maggiori produttori di software esistenti. Per questo motivo, quindi, Jobs fu praticamente costretto a venire a patti con Gates per garantire una sufficiente produzione di software. Quello che Gates fece fu di studiare attentamente il Macintosh, ma per iniziare a pensare a un proprio progetto di sistema operativo che potesse mettersi in competizione con quello del computer di Apple. Il capo di Microsoft fu assolutamente perfido con Jobs e soci: da un lato faceva la parte dell’amico, socio in affari, dedicatosi anima e corpo alla causa del Macintosh; dall’altro progettava in gran segreto il proprio asso nella manica, Microsoft Windows.

Quando il nuovo sistema operativo di Gates fu pronto, prima di lanciarlo ufficialmente, questi riuscì a scendere a patti con Apple, ottenendo di evitare qualsiasi causa legale per l’evidente attività di plagio operata da Microsoft nei confronti di Apple. Apple consentì a Gates di utilizzare parti della tecnologia di Apple in cambio del continuo supporto a Word e della pubblicazione di Excel prima per Mac e in seguito per PC. E questo fu il primo grande errore.

La versione 1.0 di Microsoft Windows debuttò il 20 novembre 1985 e, sebbene le speranze di Gates fossero molte, il nuovo sistema operativo non riscosse particolare successo nel mondo informatico. Microsoft non si diede per vinta e continuò a sviluppare il proprio sistema operativo mentre nel frattempo produceva la nuova versione di Word ed Excel per Macintosh. Windows 2.03 debuttò nel gennaio del 1988, e questa volta le somiglianze con il sistema operativo di Apple furono talmente evidenti che i soci di Cupertino decisero di portare in tribunale Bill Gates & C. accusando Microsoft di aver violato l’accordo concluso in passato, poiché le concessioni in esso presenti erano valide solo per la versione 1.0 di Windows. L’excursus legale fu lungo e tortuoso e nei vari gradi di giudizio, i giudici interpellati si espressero alla fine a favore di Microsoft. La vicenda legale tra Apple e Microsoft era comunque irrilevante dato che ormai il sistema operativo di Microsoft dominava completamente il mercato grazie all’incredibile penetrazione avutasi con Windows 3.1 e successivamente con Windows 95. Il segreto? I PC attrezzati con windows costavano molto meno del Macintosh. Inoltre Bill Gates aveva strappato alla IBM, il più grande produttore di PC, un accordo incredibile: ogni PC che usciva pagava la licenza Windows. IBM non aveva interesse a montare altri sistemi operativi, anche se ce n’erano in circolazione e forse anche di migliori.

A questo punto iniziano anche le disavventure di Jobs all’interno di Apple: quando il successo del Macintosh inizia a calare, Jobs viene messo in minoranza all’interno dell’azienda e vengono sollevati dubbi sulle proprie capacità manageriali. E questo fu il secondo grande errore. Jobs il  17 settembre 1985 presentò le proprie dimissioni. Inizia un periodo grigio per Apple che arrivò vicino al fallimento.

Nel 1987 Apple introdusse sul mercato il Mac II, il primo computer in grado di visualizzare e gestire colori sul monitor. Equipaggiato con un processore Motorola 68020, il Mac II ebbe un successo più che discreto e Apple riuscì a tornare sulla cresta dell’onda. Ma l’ombra minacciosa di Windows si faceva sempre più densa e i PC compatibili provenienti dall’Asia conquistavano una fetta sempre maggiore di mercato. Apple iniziava a sentirsi in difficoltà e per la prima volta cominciarono a circolare idee e proposte che avrebbero visto la propria concreta attuazione qualche anno dopo: si pensò di concedere in licenza il sistema del Macintosh (cioè utilizzabile anche da altre aziende), e di rendere il proprio sistema compatibile con i PC attrezzati con processori lntel.

I primi anni ’90 saranno da tutti ricordati come quelli della grande crisi per Apple, ma anche come gli anni in cui due progetti di particolare interesse videro la luce: il primo PowerBook e il Newton ossia il padre di tutti i palmari (progetto tuttavia sfortunato sia per carenze tecniche e probabilmente perchè troppo in anticipo sui tempi).

Il settembre del 1996 è un passaggio ancora importante nella storia di Apple. Jobs, se n’era andato 11 anni prima e aveva fondato una propria azienda, la NeXT, con l’intento di creare un nuovo computer e un nuovo sistema operativo. La Apple decide di acquistare la NeXT di Steve Jobs e quindi farlo rientrare. La notizie è accolta con esultanzadal popolo Apple. La prima mossa importante di Jobs è un accordo con l’acerrima nemica Microsoft, la Società di Bill Gates. In cambio dell’acquisto di 150 milioni di azioni Microsoft avrebbe garantito il continuo sviluppo del suo pacchetto Office per Mac per gli anni a venire.  La seconda mossa fu l’annullamento degli accordi di licenza che permetteva ad altre società di produrre computer con sistema Apple. Il 1998 fu un anno grandioso per Apple, che iniziò la sua ripresa. Jobs annunciò l’intenzione di cambiare il modo in cui la società vendeva i propri prodotti. Nacque così l’Apple Store, che in un battibaleno sbalordì l’intero mondo economico per gli incredibili risultati ottenuti. Le cose stavano tornando a funzionare alla grande e Jobs si crogiolava nel suo personale successo. Apple continuava a fare profitti e il valore delle azioni saliva, raggiungendo i massimi storici. Nel 1999 venne introdotto l’iBook, con l’intenzione di conquistare anche il mercato dei computer portatili.

I primi anni del 2000 sono caratterizzati dal “mito dei megahertz”, della velocità. Intel e AMD (che fornisco i componenti ai PC) iniziano la corsa verso il chip da 1GHz, mentre Apple è ferma a 500MHz perchè Motorola non vuole o non può sviluppare ulteriormente il G4. Ad ottobre del 2002 Steve Jobs presenta un prodotto che rivoluzionerà il modo di ascoltare la musica: l’iPod. Nell’agosto del 2003 viene commercializzato il Power Mac G5 2.0GHz dual processor, ed il Mac torna ad essere il computer più veloce del mondo.

Siamo ai giorni nostri: Apple naviga alla grande, grazie al proprio spirito innovativo. Prodotti come l’iPod, i Mac Intel, il nuovo iTunes Store, le suite di software iLife e iWork, lo straordinario iPhone hanno consentito alla società di Cupertino di guadagnare una notorietà impensabile fino a poco tempo prima, anche al di fuori dell’ambito strettamente informatico. Steve Jobs resta saldamente al comando di Apple e, mai come ora, la società viene identificata direttamente con la sua persona. Non sembra potervi più essere una Apple senza Jobs e, allo stesso tempo, nessuno osa pensare a Jobs senza Apple.

 

Storia della Appleultima modifica: 2008-07-26T17:53:00+02:00da pgiolitti
Reposta per primo quest’articolo

12 pensieri su “Storia della Apple

  1. Molto interessante…avevo già sentito parlare del macintosh ma nn sapevo k era della apple…e nn sapevo neanke fino a qualke settimana fa k la apple era così famosa cm windows…mi è piaciuta qst storia…mi piacerebbe anke k scriverebbe la storia della windows…anke se 1 po’ era già spiegata qua…xò nn c’era scritto di tutti i windows…cmq mi è piaciuto qst articolo…
    ciao a tutti!!

  2. Interessante, mi è piaciuta moltissimo!! Certo i vari iMac e macBook sono molto belli, però hanno funzionalità diverse da quelli con Windows e adesso ho capito perchè…

  3. Io, sapevo dell’ esistenza del machintosh e sapevo anche che era della Apple, però non sapevo che fosse importante come la microsoft sarà perchè qui in Italia non sono molto diffusi….
    Jobs l’inventore della Apple per molti di noi ha inventato una cosa molto “amata” e diffusa tra noi giovani al contrario dei computer: l’Ipod.
    Ciao a tutti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. Molto interessante la storia della Apple ( di cui io non sapevo nulla ) e dimostra che la Apple é riuscita a imparare dai propri errori ed é anche riuscita a risollevarsi più volte. ultimamente ha creato degli oggetti, molto di moda, che vengono usati da tantissime persone ( Es. iPod ).

  5. Ho sempre amato la APPLE sia x le sue invenzioni e sia x il suo divertente simbolo(come quello della mentadent!!!Si sono copiati!!!)!!!Ora la adoro ancora di + x la sua storia!!!!W la apple!!!!Come ho già detto:LEI é MOLTO INTELLIGENTE!!!saluti!!!

I commenti sono chiusi.