Non ti lascio, Raddoppio!

raddoppio.jpgEcco la bella storia di due bambini scambiati alla nascita con la scoperta dopo un anno. Una vicenda a lieto fine dove le mamme non hanno dovuto rinunciare a nessuno dei loro figli.

I due maschietti sono nati a poche ore di distanza. Quando vengono al mondo i bimbi si assomigliano tutti ed è per questo che le infermiere legano al polso dei neonati un braccialetto con i dati personali. Qualcosa però non deve aver funzionato, nel marzo 2009 all’ospedale di Goiania, una grande città nel centro del Brasile. I due piccoli sono stati scambiati nella culla, finendo ciascuno nelle braccia della madre sbagliata. Nessuno si è accorto di nulla per più di dodici mesi, finché, forse in seguito a qualche sospetto, le due mamme, Queila Fagundes ed Elaine Oliveira, sono state invitate a presentarsi in ospedale con i bambini per l’esame del Dna. I sospetti sono stati confermati e ora bisognava restituire ogni bimbo alla sua famiglia naturale. Fosse facile: pianti e strilli, perché Queila ed Elaine quei bambini li amavano entrambi. Il figlio naturale perché l’avevano partorito, il figlio scambiato perché l’avevano allevato.

Uno strazio che ha trovato eco sulle televisioni brasiliane dove le donne sono state invitate a raccontare la loro storia. La gente si è commossa al pensiero di quelle due mamme costrette a separarsi dal piccolo che per un anno hanno creduto loro figlio. Come risolvere il dramma? La risposta è venuta da due popolari cantanti, Joao Carreiro e Capataz, che hanno acquistato due case l’una accanto all’altra per le due famiglie.

Così le mamme sono diventate vicine di casa e non hanno dovuto separarsi dai figli scambiati. Come in una specie di «lascia o raddoppia», ora ogni mamma ha due bambini e ogni bambino ha due mamme.

Non ti lascio, Raddoppio!ultima modifica: 2011-02-01T15:55:00+01:00da pgiolitti
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