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Storia della Pixar

Per continuare la rassegna iniziata con Nokia, Apple, mi sembra interessante parlarvi della Pixar, (stai tranquillo Giacomo racconteremo anche la storia di Windows e del suo fondatore Bill Gates).

Chi di voi non ha visto un film Pixar?

Ricorderete (chi non l’ha ancora fatto legga prima la storia di Apple) dopo il divorzio da Apple negli anni ‘80, Steve Jobs fondò una azienda da mettere in concorrenza con la stessa Apple e soprattutto IBM, la NeXT. L’avventura NeXT, partita con investimenti faraonici e prospettive importanti, si rivelò un totale fallimento commerciale, arrivando a vendere solo poche decine di migliaia di calcolatori l’anno.
Buona parte della “colpa” del fallimento fu proprio di Steve Jobs: già, lo stesso che oggi sembra trasformare in oro tutto ciò su cui posa gli occhi (iPod, iPhone), e della sua sostanziale inesperienza nella gestione “globale” di una grande azienda, pur fatte salve le sue doti di “visionario”, dal momento che molti prodotti NeXT sono alla base degli attuali successi di Cupertino.

Quello che pochi sanno è che, parallelamente alla fondazione di NeXT, Steve Jobs aveva rilevato dal regista George Lucas il reparto di animazione computerizzata, trasformato in una società indipendente sotto il nome, appunto, di Pixar.
Nella visione di Steve, Pixar doveva affiancarsi all’amata NeXT nello sviluppo di tecnologie innovative nel campo del trattamento di immagini, soprattutto in ambito medico ed accademico.
Inutile dire che quel settore si rivelò molto poco produttivo, trasformando la Pixar in una enorme trappola mangia-soldi, molti dei quali erano risparmi personali di Jobs.

Un po’ per fortuna, un po’ per la caparbietà degli uomini di Pixar, John Lasseter in testa, l’azienda si è buttata nella produzione di cortometraggi animati, suscitando l’attenzione di Disney che decise di investire per far produrre a Pixar lungometraggi animati al computer.

Tutti i lungometraggi della Pixar sono stati realizzati in collaborazione con la Walt Disney Pictures. Entrambe le compagnie hanno siglato un affare da 10 anni e 5 film, nei quali le due compagnie si dividono i costi di produzione ed i profitti, con la Disney che riceve il 12,5% del reddito ed i diritti del film (compresi quelli per il merchandising, ossia tutti i gadget che accompagnano l’uscita di un film). L’accordo si è rivelato molto fruttuoso per entrambe le aziende, ed i lungometraggi della Pixar hanno ottenuto molto più successo di quelli d’animazione propri della Disney.

I primi cinque lungometraggi della Pixar hanno incassato più di 2,5 miliardi di dollari, rendendola, film dopo film, la casa di produzione più di successo di tutti i tempi. Nonostante questo, Disney e Pixar non si sono mai amati.

All’inizio del 2004, in realtà, ci fu un tentativo di rinnovo del patto. Per il nuovo affare, la Pixar, forte della posizione di superiorità garantitasi nel tempo, avrebbe voluto lasciare alla Disney solo la distribuzione dei film e tenersi tutto il resto. L’offerta non fu, come ci si aspettava, accettata dalla Disney, e quindi non ci fu accordo.

Nel 2005 la Disney iniziò a produrre propri film in CGI (computer grafica), il primo dei quali è stato Chicken Little – Amici per le penne, ma con risultati scarsi e poco successo.

Nel 2006 la Disney acquista la Pixar, con un’operazione da 7,4 miliardi di dollari (contro i 10 milioni pagati da Jobs nel 1986, cioè 740 volte tanto), diventando così il più grande studio d’animazione del mondo; Steve Jobs entra nel consiglio di amministrazione della Disney e ne è attualmente il più grande azionista individuale.

I più famosi film Diney-Pixar:

Storia della Pixarultima modifica: 2008-08-27T11:46:00+02:00da
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