Giolitti.it

Petrolio e Guerra

Lo sappiamo, gli Stati Uniti sono il maggior consumatore di Petrolio.

Il grafico qui sopra (da Energy Bulletin) raffigura il petrolio consumato dall’apparato militare americano: è con stupore che scopro che ben oltre la metà viene bruciato all’estero (parte gialla), quindi in guerra o qualcosa di simile, in giro per il mondo.

La frase “guerra per il petrolio” assume tutto un altro significato. Sono 200.000 barili al giorno usati per far andare 200.000 carrarmati, 200 navi e 11.000 aerei con lo scopo di controllare le aree petrolifere. C’è della follia in tutto questo: in un certo senso, se non si facesse la guerra, non ci sarebbe bisogno di fare la guerra per procurarsi il petrolio.

Nei prossimi anni il Pentagono comprerà tanti veicoli militari quanti ne ha già ora, veicoli il cui consumo non si misura in “miglia per gallone” ma in “galloni al minuto” (vi ricordo che un gallone equivale a 3,785 litri): un bombardiere B-52 consuma 55 galloni, ovvero 209 litri ogni minuto di volo, e il pieno costa tra i 100.000 e i 300.000$ a seconda del carburante.

Degli studi hanno dimostrato che è impossibile cambiare tutto questo sistema per renderlo più risparmioso. L’apparato militare può agire su caserme e impianti per risparmiare energia, ma sui veicoli non c’è nulla da fare.

Ma perchè il mondo gira all’incontrario?

Petrolio e Guerraultima modifica: 2008-12-10T09:39:22+01:00da
Reposta per primo quest’articolo