Le particelle sottili sprigionate dalle sigarette, pericolose perché possono penetrare nei polmoni, sono state messe a confronto con quelle di una Harley-Davidson e lette attraverso uno strumento che rileva la presenza di micropolveri nell’aria. Riporto i dati ottenuti dall’esperimento dal Corriere : “Dopo un paio di minuti di esposizione allo scarico dell’Harley le particelle sottili sono passate da 170 mila (livello di partenza nell’aria della metropoli) a 270 mila. Poi è toccato alla sigaretta, e sono bastate un paio di boccate di fumo per far schizzare i livelli di micropolveri a 700mila, il parametro massimo misurabile dalla macchina”.
Fumare una sigaretta in una stanza inquina più di un motore Diesel: il fumo produce un livello di Pm10 pari a 500 microgrammi per metro cubo, mentre le Regioni sono costrette a correre ai ripari per livelli di Pm10 superiori a 65 microgrammi per metro cubo per più di 7 giorni.