Nuovo anno, nuovi sacchetti

no_buste_plastica1243071125.jpgSono almeno trecento all’anno i sacchetti di plastica che ogni italiano compera, usa brevemente e mette in pattumiera (spesso come contenitore per gli altri rifiuti). Tra le mani dei consumatori hanno vita breve – giusto il tempo di arrivare dal supermercato a casa – ma nell’ambiente i sacchetti sopravvivono per secoli, infestando spiagge e mari, boschi e fiumi.

Dal primo gennaio nessuno potrà produrne di nuovi mentre – ancora per un po’ – circoleranno i sacchetti che ingombrano i magazzini di negozi e supermarket. Ma quando le scorte saranno esaurite alle casse dei rivenditori si troveranno solo sacchetti biodegradabili, cioè che si decompongono in tempi (relativamente) brevi. I produttori si lamentano e l’Unionplast, la federazione che raggruppa le aziende produttrici, protesta: non è vero che il sacchetto è un problema per l’ambiente. È riutilizzabile e quando viene separato dal resto della pattumiera è anche riciclabile.

Nuovo anno, nuovi sacchettiultima modifica: 2010-12-14T23:00:00+01:00da pgiolitti
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