La Stazione Spaziale Europea

iss.jpg«Voglio fare l’astronauta!». Sono tanti i ragazzi che hanno pronunciato, almeno una volta nella vita, questa frase, sognando di svolazzare in una navicella in assenza di peso. Oppure di pilotare una mega astronave come quella di Avatar.

Paolo Nespoli, astronauta dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), è uno dei cinque italiani che fino ad oggi ha realizzato questo sogno. La Stazione Spaziale Europea si può osservare anche a occhio nudo. La luce riflessa dai suoi pannelli solari la fa somigliare a una stella luminosa che si muove nel ciclo. Ma dove e quando guardare? A questo link puoi vedere in diretta dove si trova la stazione spaziale e quando passerà sull’Italia.

A dicembre Nespoli per la terza volta nella sua vita, è salito a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per una missione di sei mesi.
La Stazione Spaziale Internazionale è una delle più ambiziose opere tecnologiche mai costruite dall’uomo. Alla sua realizzazione hanno partecipato dieci Paesi europei (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Svezia e Svizzera) coordinati e rappresentati dall’ESA, il Canada, il Giappone, la Russia e gli Stati Uniti.

È stata completata proprio quest’anno ed è grande come un campo di calcio, con quattro laboratori per svolgere esperimenti scientifici di fisica, chimica, biologia, medicina, fisiologia, scienze dell’universo e deUa Terra. Dal 2 novembre del 2000, la stazione è sempre stata abitata. Nessuno è mai rimasto lassù da solo: erano sempre almeno in due, per farsi un po’ di compagnia.

Per vivere nella ISS e far funzionare i laboratori occorre molta energia che viene prodotta utilizzando numerosi pannelli solari. Cibo e acqua sono importati dalla Terra, come anche l’ossigeno. In futuro, è però previsto un sistema che lo produrrà in orbita. Non si getta via niente.

Come accennato, sono molti i Paesi che hanno partecipato alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale e l’Italia è fra questi: la nostra industria spaziale è tra le migliori al mondo. Non a caso, buona parte della ISS è “made in Italy”. Tra gli europei, siamo stati i primi, dopo russi e americani, a realizzare i moduli abitativi della Stazione.

Il “Nodo 3” e la meravigliosa “Cupola”, da cui gli astronauti osservano la Terra, con finestre da ogni lato, sono stati costruiti in Italia. Perfino l’acqua è italiana. Perla precisione torinese, dai laboratori di ricerca della SMAT, la Società Metropolitana Acque del capoluogo piemontese.
A Torino si sta anche studiando il prototipo di un nuovo depuratore ancora più efficiente per, riutilizzare l’acqua metabolizzata degli astronauti. D’altra parte, lassù non si getta via niente: aria e acqua sono riciclate, depurate e riutilizzate.

La Stazione Spaziale Europeaultima modifica: 2011-03-19T19:18:00+01:00da pgiolitti
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “La Stazione Spaziale Europea

I commenti sono chiusi.