Se ancora si volesse una prova di ciò basterebbe la storia di Max Schrems, studente austriaco di 23 anni, che ha chiesto a Facebook di poter visionare – per una ricerca – i dati registrati sul proprio conto. Il risultato è stato impressionante, anzi spaventoso: Max si è visto recapitare un CD con 1200 pagine di dati. Ovvero tutto quanto era stato pubblicato su di lui nel giro di tre anni, perché l’archivio di Facebook non cancella nulla.
Lo studente ha presentato 22 denunce al Garante della privacy contro Facebook ma non ha cancellato il profilo sul social network. Pubblicizzando il proprio caso, ha detto, vuole mettere in guardia i navigatori ingenui e diventare il paladino della trasparenza della Rete dalla parte degli utenti.