Anche ivagoni non erano veri vagoni, ma panchette con le ruote. Il tutto assomigliava ad un’attrazione da luna-park. La gente, 30 passeggeri alla volta, si divertiva molto a farsi portare in giro per i padiglioni dell’Esposizione alla tranquilla velocità di 6,5 km/h, ma nessuno prese sul serio il silenzioso ed efficiente motore elettrico dell’inventore tedesco.
Infatti il primo treno passeggeri elettrico ad entrare regolarmente in servizio fu americano: nel 1895 su un tratto di 6 km della Baltimore and Ohio Railroad la locomotiva a vapore veniva sganciata e sostituita da una elettrica. Date le numerosi gallerie, i passeggeri erano esasperati dal fumo nero che faceva mancare il respiro e sporcava i vestiti.
L’elettrificazione delle strade ferrate era molto costosa, ma non troppo complicata. Man mano che si procedeva con la posa dei binari, a lato veniva costruita una linea del telegrafo. Dunque era sufficiente agganciare i cavi elettrici a dei pali già esistenti.