Sono triste, mi sento blu

blue-stormb.jpgIl mare è blu perché riflette il ciclo o il cielo è blu perché riflette il mare? Davvero non lo so. Se vuoi fare la prova e versi un po’ di acqua in un bicchiere, la vedrai limpida, o quasi. Se catturi l’aria in un bicchiere, la vedrai ancor più trasparente. E allora il blu dove sta? «Il pianeta blu» è la nostra Terra per chi la vede da lontano, per esempio per gli extraterrestri, e il blu in passato era un colore molto prezioso e difficile da ottenere; in certi casi erano necessari alcuni tipi di pietre preziose, per esempio gli zaffiri. In natura, a parte il cielo e il mare, non è un colore diffusissimo. Se immagini dì avventurarti in un bosco, troverai soprattutto il verde, il marrone, il giallo, il rosso.

Il blu abita nei petali dì certi fiorellini, o sulle ali delle farfalle, ma se ci pensi è davvero raro. D’estate, se ci stai attento, puoi vedere «l’ora blu». Si tratta di un fenomeno atmosferico che in passato è stato di ispirazione per poeti e pittori. Di che colore è il tramonto? Ovvio, rosso. Ma, tra la scomparsa del sole sotto l’orizzonte e l’arrivo del buio della notte, c’è un momento in cui tutto il mondo, prati, case, alberi, le tue mani e i tuoi capelli, sono blu, intensamente blu. Dura solo pochi minuti: vuoi provare a intercettare l’ora blu? Provaci con i tuoi amici e una macchina fotografìca.

Vuoi fare colpo sul tuo gruppo e preparare una pasta condita di blu? Fatti aiutare da un adulto, ma è molto semplice. Basta un colorante per alimenti e un po’ di panna (non panna del gelato, ma panna per cucinare), oppure un po’ di ricotta: in una ciotola colora la ricotta con alcune gocce di colorante blu, mentre l’adulto che ti aiuta avrà cotto la pasta. Condisci poi la pasta con la ricotta blu, e ti sembrerà di cenare sopra un’astronave del futuro.

Negli Stati Uniti, «blue» è addirittura un sentimento: una specie di malinconia accesissima, un desiderio appassionante. Da quel sentimento nasce un genere musicale: il blues, che non c’entra più nulla col colore ma c’entra eccome con la malinconia.

E tu quando sei blu? Non dico blu sulla pelle (non sei un Puffo, o almeno credo, e se lo sei per te questo foglio di giornale è grande come un campo da basket). Insomma, non blu sulla pelle come uno spilungone di Avatar, ma blu dentro: sei blu dentro? Quando senti di avere desideri avvincenti, sei blu. Quando senti di poter viaggiare col pensiero come nel cielo o come sul mare, e di voler raccontare tutto alle persone a cui vuoi bene, sei blu. Quando ti senti bellissimo, come l’ora blu… ma ti senti bellissimo??! Oppure quando hai malinconico capisci dentro di te che ti manca qualcuno o qualcosa, allora sei blu. Ma sei blu anche quando riesci ad avere tanti ricordi, uno in fila all’altro, e a tenerli nella memoria per sempre. Non a caso il più moderno disco per archiviare memorie si chiama Blu-ray, che in inglese vuoi dire «raggio blu».

Sono triste, mi sento bluultima modifica: 2011-08-20T09:52:00+02:00da pgiolitti
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