Il prof. Eco e Gia alle prese con il traffico: le auto sono una grande causa di inquinamento ma si sta correndo ai ripari con motori elettrici, veicoli a idrogeno, biocarburanti.
Gia: Prof. Eco, hai sentito parlare della coda i automobili di 100 km che si è creata in Cina l’estate scorsa, durata un mese? La macchina dovrebbe essere il mezzo più comodo per gli spostamenti delle persone, com’è potuto accadere?
Prof. Eco: Il mega ingorgo capitato in Cina è quasi da record, ma rappresenta bene l’attuale situazione della mobilità. Ogni mattina nelle grandi città, e sempre più spesso anche nei piccoli centri abitati, milioni di automobili, per la maggior parte con il solo guidatore, creano lunghi serpenti che avanzano molto lentamente.
Già: Hai ragione. Anche quando ascoltiamo le informazioni radio sul traffico, le strade dove avvengono rallentamenti o code sono sempre le stesse. L’identica cosa avviene nei periodi estivi e durante i weekend. È questo che s’intende per mobilità?
Prof. Eco: Persone e merci sono in movimento. In un mondo in cui tutto cambia rapidamente anche la mobilità, negli ultimi decenni, è cambiata: le merci provengono da posti sempre più lontani, le persone percorrono lunghe distanze per raggiungere il posto di lavoro o fare la spesa. Tutto questo provoca un aumento dell’inquinamento.
Già: Certo le auto vecchie inquinano molto, ma i nuovi modelli sono più ecologici? E quanto contribuisce la mobilità all’inquinamento?
Prof. Eco: Per circa il 25%. Quando, in uno lei nostri prossimi incontri, affronteremo il “problema inquinamento” ti darò maggiori informazioni. Le automobili oggi in commercio inquinano sicuramente meno di un tempo (un mezzo degli anni Sessanta inquinava centinaia di volte di più), ma allo stesso tempo sono incredibilmente aumentate!
Già: A scuola ci hanno parlato di nuove tecnologie: automobili a idrogeno, motori elettrici, biocarburanti. Saranno queste le soluzioni del futuro?
Prof. Eco: Le tecnologie che hai elencato sono sicuramente interessanti, ma bisogna fare delle precisazioni. Le auto a idrogeno sono quasi pronte alla diffusione di massa. Hanno però delle limitazioni, dovute alla difficoltà di distribuire il carburante come avviene per la normale benzina. I veicoli elettrici esistono da tanti anni, non sono veloci come quelli tradizionali (questo è un aspetto positivo) e hanno una limitata autonomia (questo è un aspetto negativo),ma sono in continuo miglioramento. Per quanto riguarda i biocarburanti, con piccole modifiche, possono essere usati direttamente sulle attuali automobili e non inquinano molto.
Già: II biocarburante potrebbe risolvere il problema dell’inquinamento?
Prof. Eco: Anche i biocarburanti hanno delle controindicazioni, perché derivano dai vegetali e dai cereali. Produrli significa utilizzare “cibo” per far funzionare automobili; in un mondo in cui milioni di persone muoiono di fame, forse non è una scelta proprio etica. Inoltre, usare i biocarburanti per tutti i mezzi di trasporto vorrebbe dire aumentare i terreni agricoli dedicati a questo tipo di colture, sottraendo aree alle altre coltivazioni o alle foreste. Occorre quindi produrre biocarburanti aiutando i Paesi più poveri e rispettando la direttiva della Fao “no food for fuel”, ossia nessuna coltura alimentare per produrre energia. E interessante il “progetto Jatropha”: si serve di una pianta non commestibile con un ottimo rendimento. Comunque, ammesso che si diffonda una tecnologia completamente “pulita”, il problema del traffico sarebbe risolto o aumenterebbe?
Già: Prof. Eco, ogni volta ci fornisce tante informazioni interessanti ed io mi sento piccola davanti a queste grandi problematiche. Non ho ancora la patente, i miei genitori mi hanno sempre portato in auto a scuola, a danza… Cosa posso fare?
Prof. Eco: Come sempre le azioni personali sono importanti: fare le scale invece di utilizzare l’ascensore, andare a scuola a piedi, servirsi di negozi vicino a casa. Altre azioni dipendono dall’amministrazione comunale in cui vivi, per esempio aumentare il numero di piste ciclabili, organizzare il “piedibus”, migliorare i mezzi pubblici. Anche gli adulti possono contribuire: quando si fa un viaggio si può usare il treno, inquina meno ed è più sicuro. Molti lavori moderni si basano sull’utilizzo del computer, si può quindi pensare di lavorare da casa (home-office) evitando inutili viaggi e riservando più tempo per la famiglia. Su questi argomenti la sensibilità sta crescendo e va continuamente stimolata.
(MondoEerre)